Ti è mai capitato di iniziare qualcosa con tanto entusiasmo, ma tanto entusiasmo per poi fermarti a pensare che forse era meglio non fare proprio niente!
Beh questo è quello che è capitato a due persone che conosco personalmente e che si trovano in questo memento fermi al palo, si ritrovano a pensare a cosa avrebbero dovuto fare e purtroppo stanno perdendo di vista che per andare avanti devono necessariamente FARE.
Chiameremo queste due persone Romolo e Remo così da poter semplificare la lettura e la loro Azienda “Freschissima T-Shirt”.
Un po’ di anni fa per ingannare un po’ il tempo e distrarsi dalla quotidianità Romolo e Remo decisero di creare un marchio da mettere su delle t-shirt.
Sai inizialmente erano gasatissimi e facevano un economia dell’attenzione pazzesca!
Erano attenti su tutto, ricercavano i tessuti, le Aziende per la Campionatura (manco dovevano vestire il mondo), ricercavano giovani talenti pronti a sposare il progetto (in pratica si doveva lavorare GRATIS per mancanza di risorse) per creare modelli alla moda.
Che bello, che armonia, ricordo ancora le prime T-Shirt, ero più emozionato di loro, quello che era partito per scherzo stava diventando qualcosa di serio.
Le T-Shirt Freschissima erano proprio fighe, tra gli amici le indossavamo tutti!
Ecco che nasce il primo problema, Romolo (colui che rappresenta la parte Commerciale) si fermò a riflettere su un dato, in pratica le prime 1000 T-Shirt erano state subito vendute, ma la produzione si era fermati lì, in pratica non si riusciva a farne una ristampa, perché?
Facile gli amici e i parenti tutti erano finiti!
Ora bisognava mettere le magliette sul mercato che conta, bisognava trovare dei distributori o dei negozianti pronti a vendere quelle cazzo di magliette!
Bene dice Remo (colui che rappresenta la parte Contabile), dai calcoli che ho effettuato nella Regione in cui operiamo ci sono circa 5000 negozi che possono vendere le nostre T-Shirt perché sono in Target con quanto offriamo, quindi se solo riusciamo ad entrare nel 1% di questi negozi abbiamo circa 50 rivenditori ufficiali!
Wauuuuuuuuu, la mia Maglietta in 50 magazzini con almeno 100 commesse che cercano di vendere il prodotto che ho creato……….che bello!
Remo era straconvinto che sarebbe riuscito a raggiungere l’obiettivo perché si ripeteva ogni volta:
- Ho un buon prodotto
- Ho un buon prezzo
- Ho giovani stilisti pronti a creazioni uniche
- Ho 5000 negozi a cui propormi
- SONO RICCO!
Secondo calcoli e statistiche poteva anche essere tutto realizzabile, però Remo dimenticò una cosa, dimenticò che la sua forza Commerciale era rappresentata solo da Romolo!
Romolo nei ritagli di tempo doveva:
- senza nessun catalogo
- senza nessun piano comunicativo
- senza nessun piano marketing
- senza nessun sito
- senza tempo
riuscire ad andare in giro per una Regione intera a trovare i titolari di 5000 magazzini in massimo 30 giorni.
Facciamo due conti: se un mese è fatto da circa 20 giorni lavorativi, Romolo avendo a disposizione solo due ore al giorno doveva visitare almeno 250 magazzini al giorno.
250 magazzini al giorno!
IMPOSSIBILE!
FOLLE!
Questo cosa volle dire?
Stress – stress – stress
Pensare a una cosa, creare quella cosa, non ci da il diritto al Successo.
Praticamente Romolo senza fare due calcoli, cominciò a visitare magazzini proponendo il suo Prodotto, ma fu un bagno di sangue!
L’entusiasmo era tanto e credetemi era anche contagioso, ma la realtà commerciale era un’altra, quelle Magliette da sole non valevano niente perché per il pubblico non esistevano, e, raccontare la storia di Romolo e Remo ad ogni cliente era praticamente impossibile, vuoi per tempo, vuoi perché non c’è n’era motivo.
Le magliette non erano riconosciute!
Le magliette non seguivano un percorso.
Le magliette si rivolgevano a tutti e di conseguenza a nessuno.
Le magliette emozionavano solo amici e parenti perché eravamo coinvolti emotivamente.
L’azienda non è finita, anzi oggi rappresenta una realtà molto affermata, non faccio ancora nomi perché Romolo e Remo ancora non sanno che ho pubblicato un articolo che riguarda la loro storia aziendale, quindi se mi autorizzeranno ve ne parlerò più avanti, ma mi viene da farvi una domanda:
“Secondo Voi cosa è successo dopo?”
“Com’è diventata un Azienda?”
“Cosa è Cambiato?”
Cosa c’entra tutto ciò con il tema principale cioè la NEGOZAZIONE?
Se hai letto con attenzione, avrai senz’altro notato che Romolo e Remo si sono concentrati solo ed esclusivamente sul Prodotto dimenticandosi di tutto il resto e soprattutto dimenticandosi che un prodotto se non è conosciuto e venduto, per quanto possa essere bello e conveniente serve a un caxxo!
E’ importante il prodotto, ma è ancora più importante saper vendere e negoziare il prodotto.
Se hai delle considerazioni da fare, inserisci il tuo commento, renditi attivo!
Impara a Negoziare.
“Negoziare per Vincere”
Ciao al prossimo articolo.
Domenico De Sena
ADESSO è ORA
