Impara a Negoziare relazioni vendita

Quanto vale € 1.000.000 per un Bambino? A scuola ti fanno studiare per lavorare o per innovare?

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Papà, mi compri il Castello delle Bambole?

Papà, mi compri la Piscina Gonfiabile?

Papà, mi compri la Cucina di Peppa Pig?

Papà, mi compri la Macchina gigante di Barbie?

Mia Figlia un giorno era così felice e gasata che mi elencò in pochi minuti tutte ste cose da comprare.

Io risposi dicendo: “Carmen, ma non possiamo comprare tutto, ci vogliono un sacco di soldini!”

Mia Figlia annuì e andò dentro casa, ritornò dopo un pò con un libro, delle forbici e un sacchetto della spesa, mi guardò e disse: “Ecco Papà facciamoli, pensi che bastino”.

Ero sorpreso e senza parole!
Carmen esclamai, ma è un libro.

“No Papà e carta, come i soldini, solo che i soldini sono colorati, quindi aspetta vado a prendere i colori”.

Signori e Signore sono rimasto come uno …….

Come si porta avanti un discorso del genere con una bambina di 4 anni?

Negoziare con i propri figli è una cosa difficilissima.

Ho pensato per giorni a quella scena, e mi sono fatto tante domande, ma una in particolare mi rimbombava nella testa, “che valore danno i bambini ai soldi?”.

Insieme a un gruppo di amici, abbiamo deciso di intervistare un pò di persone accompagnati dai figli con età massima di 6 anni.

Il nostro obiettivo era capire la percezione che i bambini hanno del denaro.

Il risultato è stato sconvolgente!
Abbiamo intervistato circa 500 persone che a loro volta ci hanno autorizzato a parlare con i loro bambini in loro presenza, e la domanda era semplice, abbiamo chiesto ai genitori prima e ai bambini dopo: “cosa sono i soldi?”.

Ci siamo resi conto che le risposte dei genitori (che sono sembrati molto più in difficoltà rispetto ai bambini) in molti casi condizionavano quelle dei figli.

Se il genitore ci rispondeva che non c’era lavoro, il bambino ne risentiva e addirittura si rifiutava di rispondere!

Se il genitore ci rispondeva in modo positivo, il bambino rispondeva in modo positivo!

Caxxo, siamo responsabili già da oggi, non solo dobbiamo crescere perbene i nostri figli, ma abbiamo il dovere di doverli educare anche finanziariamente altrimenti avranno una percezione negativa del denaro quando poi saranno grandi!
A scuola queste cose non le insegnano, forse è meglio governare una nazione mediocre che studia solo per lavorare e non per innovare.

Il secondo test è stato fatto facendo prima le domande ai bambini e poi ai genitori.

Il risultato?

Quasi tutti i bambini hanno risposto, in modo buffo ma hanno risposto.

I genitori in molti casi non volendo smorzare l’entusiasmo dei proprio figli hanno risposto anche loro in modo positivo.

Questo cosa significa?

“I soldi non sarebbero esistiti se Noi esseri umani non li avessimo creati, quindi essendo una nostra creazione abbiamo dato ai soldi un valore, che, cambia in base allo stile di vita e al rapporto che chi ci cresce ha con gli stessi!”

Questo è uno dei più grandi Negoziati che dovete e dobbiamo fare.

Ai bambini non vanno raccontate bugie, ma neanche crude verità!

“Ogni cosa a suo tempo, non diamo preoccupazione e pensieri nell’età della spensieratezza.

Facciamo fare ai bambini i bambini e ai grandi i grandi!”

Da come Negozierete con i Vostri figli e da come li Educherete Finanziariamente, nasceranno 3 tipi di investitori, 3 tipi di investitori che da sempre esistono e che possiamo identificare in:

  1. Le persone che non investono
  2. Le persone che investono per non perdere
  3. Le persone che investono per vincere

Per cui, le persone che non investono sono quelle persone che si aspettano che la famiglia,lo Stato o l’azienda per cui lavorano si prendano cura di loro anche quando la carriera lavorativa è finita.

Le persone che investono per non perdere, sono quelle che tendenzialmente conservano per investire in titoli o investimenti super sicuri e assicurati.

Le persone infine che investono per vincere sono quelle disposte a rischiare in modo calcolato, a studiare di più e a innovare per avere più controllo.

In molti caso le persone che non investono lavorano per quelli che investono per vincere.

Chi investe per Vincere vuole Vincere, non evita di perdere!

Chi Negozia per Vincere studia per Vincere!

Nessun Grande investitore non ha doti Eccelse di Negoziazione.

Tu cosa vuoi fare?

Se pensi che sia tardi, ricordati che sei responsabile per i Tuoi figli o per chi i vede come un modello.

Pensaci!

Se hai delle considerazioni da fare, inserisci il tuo commento, renditi attivo!

Impara a Negoziare.

“Negoziare per Vincere”

Ciao al prossimo articolo.

Domenico De Sena

ADESSO è ORA

4 Commenti

  • Credo che nella vita come sul lavoro o per un azienda niente sia dato per scontato quindi bisogna essere molto prudenti stare molto attento alle scelte che si fanno e correre un minimo di rischio per dare risposte alle tue domande o per la realizzazione delle idee

    • Ciao e grazie per aver commentato il mio articolo. Concordo con Te col fatto che
      nulla debba essere dato per scontato, le situazioni sono in continua evoluzione e variazione. Il rischio che bisogna correre deve essere anch’esso proporzionale alla situazione economica-familiare che si vive. Ciao e buona serata. Domenico

  • La fantasia dei bambini non ha limite,hanno una risposta per tutto.I limiti sono dettati dalla nostre esperienze e dalla nostre credenze vincolanti.Mio figlio tredicenne ancora si ribella alle condizioni e alle convinzioni esterne .Per lui non ci sono limiti alle capacita’ personali.Sono i limiti che si impongono i grandi ad incidere sull’ottenimento dei risultati.Lui e’ sicuro di andare oltre.Il mio compito e’ di non limitarlo .

    • Ciao Giovanni. Quello che dici è vero, la fantasia dei bambini non ha limiti, ma Tu come Me da genitore sai con certezza che la fantasia molte volte non si trasforma il realtà. Pensa che io quando ero bambino vedevo un cartone animato chiamato “HOLLY e BENJI” (non so se lo conosci, ma erano due ragazzi che giocavano a calcio, holly era un attaccante fortissimo e benji un portiere insuperabile). Holly aveva un tiro supersonico e io nel mio immaginario pensavo di avere un tiro supersonico, e, ogni volta che giocavo nel cortile di casa mi limitavo nel tirare calci al pallone perchè pensavo che potevo buttare il cancello a terra. Questa cosa mi ha limitato nel gioco per un bel pò di tempo, non ero libero, nessuno mi aveva fatto capire che un cancello va a terra se non è saldato per bene, altrimenti nessun pallone può farlo, neanche se a calciare è Holly in persona. Con questo voglio dire che i bambini, almeno fino ad una certa età, vedono il mondo e le cose così come Noi gliele mostriamo. Io dico che bisogna accompagnare i bambini, bisogna ascoltarli e soprattutto bisogna dare a loro considerazione. A volte si commette l’errore di definirli “piccoli” per alcuni discorsi o ragionamenti, poi c’è li troviamo di fronte cresciuti e rimaniamo spiazzati. I bambini devono sapere tutto e vivere i momenti brutti così come i momenti belli della propria famiglia, quello che deve cambiare è il modo di approcciarsi a loro, con questo intendo dire che il linguaggio che userò con mia moglie dovrà essere diverso da quello che userò con mia figlia. Chiudo col ringraziarti per l’interessamento e l’invito a continuare a seguire il Blog.
      Ciao
      Domenico

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